02/10/13

Minghia!

Detta così, sembra effettivamente più notizia di quanto non sia: in un pezzo del suo imminente nuovo album, Justin Timberlake campiona Amedeo Minghi (con relativi spin-off, tipo Minghi stesso che annuncia sul suo Facebook il brano come un "featuring", o il sito di Repubblica che parla addirittura di "rifacimento", riuscendo anche a sbagliare il titolo della compilation da cui è tratta la canzone nonostante appaia la copertina proprio lì di fianco).
E tutti pensiamo immediatamente al capello bianco del Maestro, come pare voglia farsi chiamare. Ai trottolini amorosi scambiati con Mietta. Alla melma insostenibile che il musicista romano ci infligge da decenni e alle potenziali autocritiche che l'orrenda novella proveniente da oltreoceano porta con sé. Ma Timberlake non era il-mainstream-che-è-ok-ascoltare? Alzi la mano chi non ha ballato Sexy Back prendendola sul serio. E adesso, torna nel calderone di quelli da non toccare nemmeno con un forcone o ci tocca recuperare su Discogs pezzi pregiati tipo I ricordi del cuore, Come due soli in cielo e Le nuvole e la rosa?

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