26/11/09

15. DIRTY PROJECTORS. Bitte Orca.



15
DIRTY PROJECTORS
Bitte Orca
(Domino)

Alzi la mano chi aveva previsto per David Longstreth una simile evoluzione, chi aveva intravisto un grande autore pop dei giorni nostri fra lo sperimentalismo un po’ gratuito dei suoi primi dischi, e sotto le vesti spocchiose di chi pubblica indifferentemente album ispirati a Don Henley degli Eagles o ai Black Flag. Il giovane di Brooklyn stava solo aggiustando il tiro invece, o più probabilmente scherzando, e Bitte Orca lo certifica: per la prima volta frutto di un evidente lavoro di gruppo (nel sestetto spicca la cantante e bassista Angel Deradoorian, prossima al debutto solista), le sue nove canzoni sono un trionfo di musicalità irregolare, ciascuna forte per conto proprio senza bisogno di concept bizzarri. Dentro, si smontano e rimontano con naturalezza elementi di folk, prog, rock classico, r&b da classifica, musica chitarristica dell’Africa occidentale e pop orchestrale, producendo qualcosa di vivo e cangiante, tanto complesso quanto immediato e gratificante. Poco definibile, ma perfetto di fianco agli ultimi, eccezionali Grizzly Bear.
(da Il Giornale della Musica n.260)

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