04/12/08

E chi non canta resta a casa / 1

Mentre prosegue il conto alla rovescia verso il mio disco dell'anno del 2008, e mentre sto riuscendo nella grande impresa di non ricevere nessun commento per nessuno dei venti dischi (forse ho fatto casino con le doppie e le triple negazioni, ma il succo è: possiamo farcela!), inauguro una nuova sezione del blog dedicata agli incroci football/musica.
Che detta così suona tremendamente pallosa e già sentita, vero, ma il tema è invece piuttosto fresco e interessante. Si parla di musica di qualità, poco conosciuta, underground, nostra. Quindi non la marcia trionfale dell'Aida o L'uva fogarina, ma canzoni della tradizione pop-rock. Vago? Proviamo con gli esempi.

Maestri assoluti in materia sono i supporter dell'FC United of Manchester, compagine fondata dai tifosi del Manchester United nel 2005, per protesta contro la nuova proprietà americana e molto business-oriented dei Red Devils. Un po' come se i milanisti dicessero "Non ci va di tifare per la squadra di Berlusconi, ne creiamo un'altra con gli stessi colori sociali e il nome leggermente diverso, e ripartiamo dal campionato dilettanti". Per la cronaca, con grande successo: tre promozioni in tre anni per i Red Rebels.

Una squadra senza sponsor sulla maglia e di proprietà dei tifosi, che ne sono "azionisti" e ne eleggono il direttivo. Una società che nel proprio statuto ha articoli come "The club will develop strong links with the local community and strive to be accessible to all, discriminating against none", "The club will endeavour to make admission prices as affordable as possible, to as wide a constituency as possible" o "The club will remain a non-profit organisation".

Ma dicevamo dei cori: quello più in voga a Gigg Lane o in trasferta, su campi di amene località come Ilkeston, Frickley o Nantwich, pare essere il classico folk americano Sloop John B, celebre nell'interpretazione dei Beach Boys su Pet Sounds. Con testo invariato. L'effetto è davvero coinvolgente, così come lo è nella versione con testo tradotto in italiano cantata per quarti d'ora interi dai tifosi del Torino FC. Testo straordinario, tra l'altro, per come in poche parole interpreta il sentimento più diffuso fra noi granata durante la maggior parte delle gare del nostro magico Toro: non c'è nessuna buona ragione al mondo per stare qui a vedere una squadra di merda fare schifo così, ma non ci posso fare niente, e non la cambierei con nessuna altra squadra al mondo.

Qui la versione dei britannici:


Qui la versione dei granata:


Qui il video originale dei Beach Boys, utile per capire il canotto e qualche altra finezza:

4 commenti:

e. ha detto...

guarda che io leggo sempre, è solo che non commento quasi mai in giro, e poi finora non abbiamo nemmeno un disco in comune nella classifica :-)
ciao, e.

stu ha detto...

A me spiaceva rovinare il record,ma non ti preoccupare che ti si legge..

colas ha detto...

Cazzo che figo il coro.
Da ora in poi voglio girare sempre in canotto.
(Questo è il post dove i lettori silenti parlano?)

Igor ha detto...

sembra impossibile....

visto l'ennesima nostra stagione, sì lo sembra


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