20/11/07

14. OF MONTREAL Hissing Fauna, Are You the Destroyer? (Polyvinyl)


Con la quantità smodata di dischi che escono ogni mese, e le ore del giorno ferme a ventiquattro, capitano alcune cose bizzarre. Per esempio, capita di catalogare mentalmente artisti sentiti soltanto nominare in categorie che, se si arriva all’ascolto, finiscono per rivelarsi completamente sballate. Chi scrive ringrazia ad esempio questo ottavo album degli of Montreal (non è un errore, la o va minuscola) per avergli rivelato in modo così entusiasmante che Kevin Barnes e soci non sono un triste gruppo post-rock chitarristico spaccamaroni, ma i fratelli meno piacioni e kitsch degli Scissor Sisters. Che disco, Hissing Fauna. Ricco, lussureggiante, intenso. Gioioso pur se (anzi: proprio perché) concepito e realizzato dal suddetto Barnes lungo un periodo di nera depressione. La musica come terapia per tirarsene fuori: testi nudi e autobiografici fino alla didascalia, e ciononostante mai privi di un’ironia e di un’autoironia rinfrescanti. Aiutati in questo senso da un ventaglio sonoro variegato fatto di Pulp in botta, glam, pop psichedelico fine ’60, bubblegum, Prince, synth-pop primi ’80, chitarre, computer, falsetti, costruzioni complesse ed immediatezza disarmante. Disco-prog? Roba retro, si direbbe sulla carta, ma in realtà slegata dal tempo come i dischi davvero umani sanno essere. Dodici pezzi che sfociano con naturalezza l’uno nell’altro, con potenziali singoli a presa rapidissima come She’s a Rejecter o Gronlandic Edit, e con un centro fisico e morale rappresentato dai dodici minuti di The Past Is a Grotesque Animal, confessione emozionante in forma di frenetico ottovolante krauto. Siamo tutti di Montreal.
(Rumore 181, febbraio 2007)

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