30/11/07

12. LOW Drums And Guns (Sub Pop)


Questi sono i gruppi che ci piacciono. Quelli che all'ottavo album, e dopo aver codificato un suono e dato il là a decine di seguaci non sempre all'altezza, ancora sanno e vogliono stupire. Ci si faceva un'idea dei Low come di un gruppo avviato a una onesta seconda parte di carriera senza sussulti, e ci si ritrova i Low come gruppo del tutto rilevante nel 2007, autore di un disco eccezionale che porta in sè il loro passato e lo proietta nel futuro.
Drums And Guns (stupenda anche la parte grafica, con varie foto di batterie e pistole) suona inconfondibile, eppure nuovo, per un motivo innanzitutto tecnico: al posto della chitarra (ma spesso al posto di tutto) ci sono loop, campioni, elettronica, suoni spettrali pescati chissà dove. L'effetto è solenne, rarefatto. Le voci di Alan Sparhawk e Mimi Parker danno calore e familiarità, in mezzo a una distesa di neve vagamente minacciosa. Dragonfly, Belarus, Sandinista, Violent Past gli esempi più brillanti. Altrove il ritmo si fa leggermente più animato, e sbocciano meraviglie come Breaker (beat hip hop dell'altro mondo, intro minima eppure maestosa sulla quale si innesta una melodia emozionante da cantautorato anni '70), Always Fade (beat sporco che va sfasciandosi, inno laico con passaggi melodici enormi) e soprattutto Hatchet, scarne sincopi funk/r'n'b e un testo che fa davvero davvero sul serio così:

"You be my Charlie
and I can be your George
let's bury the hatchet like
the Beatles and the Stones

they'll play our songs forever
on the radio
let's bury the hatchet like
the Beatles
the Beatles and the Stones

i know you've got a thing
for ordinary guys
but i've heard your records and
they sound a lot like mine

so you be my Mary Ann
and i'll be your Yoko
and let's bury the hatchet like
the Beatles
the Beatles and the Stones
like the Beatles
the Beatles and the Stones".

Si capisce che sono i Low dal primo istante, anche se i Low così non li si era mai sentiti. Una delle sorprese più belle dell'annata, da un trio in giro da una quindicina di calendari.

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