10/05/03

shelley
28. Pete Shelley XL1
(Genetic/Island 1983, lp nuovo, € 4.20)
Ancora Buzzcocks. Pete Shelley ne era leader e autore principale, ma quello che doveva diventare il quarto album di una band unica e in continua progressione diventò in realtà il suo primo vero disco solista. Entrato in studio per registrare dei provini con il produttore Martin Rushent, ne uscì completamente flippato per l’elettronica e con in mano Homosapien, ovvero il suddetto quarto album dei Buzzcocks in verisone synth-pop. Gruppo sciolto a suon di avvocati, fans sconcertati.
XL1 segue di due anni, reintroducendo chitarre elettriche e ambientazioni più rock, ma ammorbidendo la verve punk-pop del suo autore (che del punk-pop può essere considerato tra gli inventori). Ecco, non si trattasse di Shelley difficilmente presterei attenzione al disco nella sua interezza. Qua e là affiora la consueta classe (l’iniziale Telephone Operator, la melodia tribale di What Was Heaven?, i ricordi di You Know Better Than I Know, la title-track), lì o altrove giurerei di aver sentito premonizioni di Subsonica quindici anni prima.
Ma per l’acquisto al buio, un’altra cosa mi ha convinto definitivamente: come annuncia un volantino confezionato con la copertina, XL1 “Contiene un programma per il computer ZX-Spectrum 48 K – istruzioni all’interno”! E dentro c’è proprio il foglietto con le istruzioni in italiano (anche qui, stampa Ricordi): “L’ultimo brano della facciata B è un programma adatto per il computer ZX Spectrum (48 K). COME FUNZIONA? Registrare il codice su una musicassetta, (…) caricare il Computer con il programma ora contenuto nella musicassetta, (…) sincronizzare l’inizio del programma con l’inizio del disco. mentre la musica suonerà, il Vostro televisore mostrerà non solo disegni grafici, ma anche i testi delle canzoni”.
Fantastico. Troppo avanti.
Per me poi, che fui un kid dello ZX particolarmente duro verso l’odiato Commodore! Ah, averlo adesso il mio amato parallelepipedo nero, piccolo e metallico, con il registratore e il televisore collegati! Ma ve lo immaginate? L’antenato della traccia cd rom sui cd odierni! Nel 1983! Se qualcuno tra voi ha ancora lo ZX batta un colpo.

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